Da questo saluto di Francesco desideriamo iniziare a parlare della nostra esperienza di servizio all’altare come ministranti. Il nostro gruppo è formato da 12 persone che hanno risposto alla chiamata di Dio di servire Cristo nella liturgia. Nel percorso di preparazione settimanale, siamo cresciuti nella consapevolezza che servire significa seguire l’esempio di Gesù Cristo, il quale è morto crocifisso. Anzi, servire significa dare la vita: (Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti). Il cammino fin qui percorso ci ha portato alla consapevolezza che seguire l’esempio di Gesù nel servizio vale più che cercare di farci servire. Stiamo cercando di coltivare quello spirito di servizio che Gesù ha mostrato con un chiaro esempio quando lava i piedi degli apostoli. Per noi questo si concretizza anche nell’essere disponibili per gli altri. Il comandamento dell’amore (di Dio e del prossimo) sta prendendo le nostre energie, il nostro tempo e mette tutto a disposizione del bene e della gloria altrui. Nello svolgere il nostro servizio all’altare, cerchiamo di sfuggire ogni esibizionismo, ogni tentativo di metterci in mostra, per applicare quanto detto da Gesù (quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini) nella speranza che attraverso il nostro modo di pregare e servire possiamo essere esempi e animatori della preghiera.Vogliamo lasciare spazio ad una testimonianza di vita di una sorella che vive con noi questa esperienza. “Sono una fedele della parrocchia “Santa Maria della Pace”. Ho iniziato a frequentare questa parrocchia circa 9 anni fa e grazie a questa grande esperienza la mia vita è cambiata su molti aspetti intraprendendo anche un cammino di fede francescano. Durante il percorso chiesi al Signore “cosa vuoi che io faccia per te?” Bene! Il Signore mi rispose e così, durante una celebrazione Eucaristica fui invitata a svolgere un servizio per la parrocchia. Subito dopo andai a parlare con il responsabile e diedi la mia disponibilità senza pensarci due volte, considerando anche gli impegni che una famiglia con due figli ed un lavoro a tempo pieno, come il mio, comporta. Pensavo come fare.. Dopo un pò di tempo cominciai a seguire gli incontri per prepararci al servizio ministranti, provando subito dopo la grande emozione di poter fare qualcosa per il Signore. Svolgendo questo servizio mi sono resa conto di ciò che ho ricevuto e continuo a ricevere quando dedico quel che posso al Signore, ricevendo comunque moltissimo da parte sua.”
Se anche tu vuoi vivere questa esperienza, rivolgiti all’ufficio parrocchiale.