DISPOSIZIONI IN ORDINE ALL’EMERGENZA DEL CORONAVIRUS
Con riferimento alle determinazioni assunte in sede civile dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 4 marzo 2020, circa il contenimento della diffusione del “Coronavirus” (COVID-19);
tenendo conto di quanto comunicato in data odierna sia dalla Conferenza Episcopale Italiana che dalla Conferenza Episcopale Siciliana;
riconfermando le indicazioni precedentemente inviate dal Vicario Generale, che da oggi divengono disposizioni da osservarsi alla lettera, (comunione sulla mano, scambio di pace, acquasantiere vuote);
stabilisco che fino al 3 aprile prossimo in tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Palermo si osservi quanto segue:
- Sono consentite, fino a eventuale disposizione contraria, le Celebrazioni Eucaristiche sia feriali che festive, come pure “gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima”, evitando, per quanto è possibile, che si creino assembramenti.
- Le chiese rimangano regolarmente aperte per favorire la preghiera personale dei fedeli.
- Vengono sospese tutte le attività di catechesi (sia dei fanciulli che degli adulti), le riunioni di gruppi, movimenti e associazioni, come pure tutti gli altri incontri diocesani, di vicariato e parrocchiali laddove questi comportino la partecipazione di un elevato numero di persone.
- Sono annullate tutte le manifestazioni di religiosità popolare (processioni e quant’altro connesso per es. alla festività di S. Giuseppe) organizzate sia dalle parrocchie sia dalle confraternite o da comitati.
- Nelle celebrazioni esequiali si raccomandi di evitare le manifestazioni di condoglianze ai familiari del defunto, o quantomeno si inviti ad usare la massima prudenza.
- Per la comunione agli ammalati e agli anziani si ribadisce quanto già comunicato, ovvero di limitarsi ai soli casi di vera urgenza, considerato che essi rappresentano la parte più vulnerabile della popolazione.
Rinnovo l’esortazione a elevare al Signore la nostra fervida preghiera affinché ci preservi da ogni male e illumini le menti di quanti si stanno prodigando per la risoluzione di questo problema
Palermo, 5 marzo 2020
ª Corrado Lorefice
Arcivescovo