Fratelli e sorelle, è tempo di attesa, di preparazione alla nascita e alla rinascita. In questo tempo, tra le tante luci artificiali, con la vigilanza del cuore vogliamo camminare verso la Luce vera, vogliamo riconoscerla e lasciare che illumini la nostra intera esistenza. Non accada in noi come a Betlemme! Non sia la nostra risposta “non c’è posto” ma facciamo spazio nel nostro cuore perché diventi una culla accogliente per il Verbo fatto carne. E allora cantiamo con forza, cantiamo senza stancarci la speranza e la gioia del Salvatore che viene! E possa, fratelli e sorelle, ognuno di noi riappropriarsi del grido della Sposa: “Maranathà, vieni Signore Gesù”! Con l’augurio che diventi esso il nostro canto quotidiano!